Libertà di espressione, Italia bocciata: non rispetta la Convenzione dei Diritti dell’Uomo

Pubblicato il da radiant catalyst

La normativa penale sulla diffamazione in Italia “non è pienamente conforme agli standard europei sulla libertà di espressione”. È questo il parere espresso oggi dalla Commissione di Venezia. La legislazione italiana, si legge in una nota, è stata esaminata da tre membri dell’organo di controllo costituzionale del Consiglio d’Europa – l’inglese Richard Clayton, l’austriaco Christoph Grabenwater e la giurista islandese Herdís Thorgeirsdottir – e giudicata “non proprio rispettosa della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo”.

La Commissione europea per la democrazia attraverso il diritto, conosciuta come Commissione di Venezia, suggerisce, quindi, al Parlamento italiano di “finalizzare il processo di riforma, per altro già in atto, ispirandosi alle raccomandazioni del Consiglio d’Europa”.

La Commissione per la Democrazia attraverso il Diritto, più conosciuta come Commissione di Venezia, avendo sede alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, è stata costituita nel 1990, subito dopo il crollo del Muro di Berlino, per aiutare i paesi che uscivano dalla dittatura sovietica nel processo di democratizzazione che intendevano intraprendere. Composta da 50 giuristi indipendenti di tutti i paesi europei, la Commissione ha suggerito la creazione di Codici, Regolamenti, Leggi elettorali, formazione di docenti, magistrati e soprattutto Costituzioni in sintonia con la Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo.

Libertà di espressione, Italia bocciata: non rispetta la Convenzione dei Diritti dell’Uomo
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